Sono le storie della notte che ti scivolano intorno senza badare a te, ti scansano veloci perché vanno chissà dove. Pare abbiano fretta, un po’ come tutti.
Io aspetto quelle lente, che arrivano in ritardo, che si fermano a respirare, quelle forse un po’ inadeguate ma che sanno vivere e farti sognare.
Quelle veloci non mi colpirebbero, mi trapasserebbero indifferenti mentre le altre, più sagge e meno impegnate mi sanno prendere, catturare con una parola, quella giusta che non ti togli dalla testa.
Allora le seguo con lo sguardo,loro fanno ancora alcuni passi mentre io penso: “ormai le ho perse”ma invece a sorpresa si voltano e mi guardano negli occhi e nel loro sguardo c’è la trama, nel loro pensiero c’e’ il sogno e la parola che dicono è “vieni con noi”.
La pronuncia e’ lieve, forse un solo pensiero ma se detta all’ora giusta, nel momento più magico della giornata allora diventa musica. Anche una frase può essere una parola, tutto si può condensare in una parola e allora l’istante si fa desiderio, curiosità, entusiasmo, sofferenza, pietà, amore, sollievo, sogno.