Verdure ripiene

Preparare le verdure ripiene al forno è una cosa che mi viene bene il sabato mattina. Sarà la tranquillità alimentata dalla golosità. Questa volta preparo solo zucchini e cipolle bianche, quelle rotonde, non quelle schiacciate: uno zucchino e una cipolla a testa dovrebbe essere la regola, ma visto che le regole devono essere infrante, ho preso 10 zucchini e altrettante cipolle.

Taglio gli zucchini in quattro per il verso lungo e poi a metà in modo da ottene otto barchette. Pulisco le cipolle e le taglio in due in senso verticale. In un pentolone metto a sbollentare per 15 minuti prima gli zucchini e poi le cipolle, salando l’acqua con un cucchiaio da minestra colmo.

Intanto mi occupo del ripieno. Prendo un etto di mortadella profumata e tagliata in un solo pezzo, due etti di prosciutto (anche il fondo va bene), 5 uova e una ‘punta’ di sale (come avrebbe detto la Nonna intendendo meno di mezzo cucchiaino da tè) per ogni uovo e verso tutto nel frullatore. Aggiungo un cucchiaio di parmigiano grattugiato per ogni uovo, mezzo cucchiaio di maggiorana, tre cucchiai colmi di pane grattugiato e due cucchiai di latte.

Mentre penso di essere Harry Potter a lezione di pozioni, avvio il frullatore e convinco il contenuto a diventare un impasto fine ed omogeneo. Verso il contenuto del frullatore in una terrina e faccio spazio per la carne già macinata (un po’ più di 7 etti) che ha bisogno solo di un ulteriore raffinamento.

Unisco tutto nella terrina aggiungendo il cuore degli zucchini che ho provveduto a scavare dopo il breve passaggio nell’acqua bollente. Amalgamo il ripieno e solo ora riesco a sentire un po’ di musica senza la colonna sonora del frullatore.

E’ arrivato il momento di gloria dei tegami. Li cospargo con un filo d’olio e inizio a disporre gli zucchini in un intreccio fitto, uno accanto all’altro e li riempio con il ripieno usando un cucchiaino da tè. Al termine cospargo metodicamente il tutto con un lieve velo di pane grattugiato e aspergo con un filo di olio senza trascurare nessuna verdura,  completando l’opera con una spruzzata di sale.

Il tegame è pronto per il forno che lo accoglie caloroso. Stessa sorte tocca alle cipolle che però subiscono un trattamento di favore: le mezze cipolle prima di essere posate nel tegame vengono sfogliate in modo da ricavarne diverse barchette di dimensione giusta per contenere il ripieno.

La cottura ha inizio, la musica sembra più felice e pare chiedermi: – “Quanto tempo devono cuocere in forno ?”

Rispondo con le parole di mia nonna: “Quando saranno pronte lo capirai”.

Lo spezzatino

Oggi è la giornata giusta per lo spezzatino con patate, ricetta originale di Nonna, profumi e sapori compresi. Lo so, lo spezzatino non porta con sé quell’aura di gastronomia ricercata e anche le sue immagini ricordano più il brodo primordiale che una pietanza con una propria dignità espressiva ma, non a torto, è un comfort food, avendo la capacità come poche, di riportarti all’infanzia.

Una cottura a fuoco lento che mette insieme carne tagliata accuratamente a pezzettini, puliti e coccolati ad uno ad uno, infarinati e tuffati nel soffritto di battuto, inebriati mentre il vino sfuma e annegati nel brodo di carne che aiuterà la cottura. Le patate arrivano dopo, quando i giochi sembrano fatti e la carne pensa di essere pronta e unica protagonista; invece arrivano loro a sgomitare nella loro crudità, scansando i pezzi morbidi di carne, stufati e intontiti da infiniti giri ogni pochi minuti perché non si intrattengano troppo a lungo con il fondo del tegame. Una manciata di pinoli crea sempre un certo scompiglio quando viene messa in pentola ma poi, un nuovo bicchiere di brodo calma gli ardori e prolunga la cottura.

Alla fine occorre il riposo e, mentre il pane di casa si tosta leggermente, il vino di Piero viene aperto al momento giusto, la musica risuona in testa.

Cosa troverai su Tipperary

Le storie del Blog

To blog or not to blog

 L’edizione in E-book del libro in vendita 

Copertina del libroCerte sere non dovrebbero mai arrivare e invece te le trovi davanti che reclamano prepotentemente tutta la tua attenzione, ti svuotano la mente e ti precipitano nell’unico pensiero di cui sono capaci. Stasera è uno di questi momenti e non posso sottrarmi dicendo che certe cose capitano solo agli altri esorcizzando così la paura che capitino proprio a me…

 

Le gallerie fotografiche

 

Gallerie

Viaggi, città, persone, immagini particolari e inconsuete trovate nel mondo.

 

 

Il Blog e i Racconti di Tipperary

La penna