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Le storie del Blog

To blog or not to blog

 L’edizione in E-book del libro in vendita 

Copertina del libroCerte sere non dovrebbero mai arrivare e invece te le trovi davanti che reclamano prepotentemente tutta la tua attenzione, ti svuotano la mente e ti precipitano nell’unico pensiero di cui sono capaci. Stasera è uno di questi momenti e non posso sottrarmi dicendo che certe cose capitano solo agli altri esorcizzando così la paura che capitino proprio a me…

 

Le gallerie fotografiche

 

Gallerie

Viaggi, città, persone, immagini particolari e inconsuete trovate nel mondo.

 

 

Il Blog e i Racconti di Tipperary

La penna

 

Fotografia

ConQuando si guarda un’immagine, una fotografia, l’occhio va subito alla ricerca del soggetto, l’attenzione è rapita dall’azione congelata nello scatto; è un fatto istintivo e su ciò si basano tante regole di composizione che vengono insegnate nei corsi di fotografia.

Ultimamente però ho iniziato un po’ casualmente a guardare oltre ed intorno al soggetto; ho scoperto cose sorprendenti nella loro apparente normalità, cose che erano lì da sempre e che erano passate inosservate: le espressioni di persone in secondo piano, persone riflesse in uno specchio in cui si rivelavano in modo più intimo, meno studiato delle pose assunte nella ‘vera’ foto.

Inoltre l’ambiente, la disposizione del contorno, gli oggetti presenti, ci parlano di come è fatta la realtà: ho una foto, scattata a Bombay in casa di amici, in cui fino a poco fa credevo di essere il soggetto: sono al centro della scena, guardo l’obiettivo e tutto intorno vi è un contorno di persone, oggetti e attività.

SenzaSe però mi escludo dalla fotografia, l’immagine che resta assume un significato diverso, più profondo; racconta la storia di una famiglia modesta ma dignitosa che secondo le tradizioni fa sedere l’ospite, ancorché per terra, su stuoie, vicino ai piatti in cui è servito il cibo, al suo fianco sta il capo famiglia che intrattiene l’ospite, più defilato si accomoda il fratello. In ultimo piano c’è la moglie che, se non fosse stato per una mia richiesta di averla con noi, si sarebbe eclissata in cucina a mangiare da sola. I bambini erano un po’ accoccolati qua e là non avendo un posto preciso in questa gerarchia alimentare.

C’era ansia ed aspettativa in quella casa quando sono entrato; io mi consideravo un semplice viaggiatore e mi ritenevo straordinariamente fortunato ad aver ricevuto quell’invito a cena che mi consentiva di vivere il mio soggiorno in modo più ricco. Dopo aver scorrazzato per giorni per Bombay, parlando tra noi con il nostro inglese terribilmente diverso, uno imparato in Italia e l’altro storpiato da una pronuncia influenzata dall’Indi (spesso dicevamo la stessa cosa ma con suoni assolutamente diversi), è arrivato l’invito a cena: offerta proferita timidamente, la sua, ma che ho accettato con gioia.

Sua moglie deve averlo amorevolmente strapazzato per il pensiero di avere un occidentale in casa; si sarà detta: – E ora che cosa gli preparo?! Un pensiero comune a tutte le mogli del mondo. Io ho mangiato i loro piatti di un giorno di festa, con le mani e seduto per terra.

Ero al quarto piano di un condominio grigio senza ascensore, le scale strette e buie percorse, salendo, in mezzo a grida di bambini, musiche di film di Bollywood, profumi di spezie, telegiornali raccontati in una lingua sconosciuta ed armoniosa. L’appartamento, piccolo ed essenziale, mi ha accolto come un re e, nonostante la recente conoscenza, sono stato considerato come un amico vivendo una serata straordinaria.

Tutto ciò non può essere espresso in una fotografia ma, se togli il soggetto e guardi con il cuore, puoi vedere il mondo.

Jogging

JoggingNon c’è scampo: ogni volta che faccio vedere questa foto vengo sommerso da frasette di dileggio e sorrisini maliziosi. Devo sopportare tutto ciò quando, invece, si tratta di uno scatto preso al volo in circostanze rocambolesche, mirando quasi alla cieca tra le teste delle persone che mi precedevano.

Naturalmente, il senso di Andrea per Parco ha fatto del suo meglio, componendo un’immagine che mette in risalto il rapporto tra madre e figlia, sottolineato dallo sguardo che li unisce. Lui adorante e lei compiaciuta. 

Perché in fondo, mica potevo dire che avevo incrociato una bella xxxx in Central Park e per botta di xxxx mi è venuta fuori una foto speciale. O no?