Pauline

PaulineIl cartello recita: “Pauline Bordeaux, copiste au Musée du Louvre”. Ho incontrato Pauline in Saint-Germain-des-Prés; era un pomeriggio di agosto e, nonostante il caldo, lei era fresca come una rosa. Sempre intenta a sistemare i suoi disegni con l’aiuto di mollette da bucato, appoggiati a un drappo posto su un paio di sedie. Dietro, il carrello della spesa completava il suo atelier mobile. Per quindici euro vendeva piccole riproduzioni di quadri o loro dettagli; ma la vera bellezza era lei e il suo sorriso.

 

Pauline

La panchina

Sono sempre stato preso in giro per la mia attrazione verso le panchine. E non è solo una questione di età per la quale queste rappresentano il luogo di riposo ideale. Ci sono panchine che invece rappresentano un’idea del mondo, un modo di vederlo e di essere. 

Si, è vero, a Parigi, con un ginocchio gonfio, sono passato da una panchina all’altra, subendo le ilarità della famiglia che però non considera una cosa: generalmente, le panchine vengono poste in luoghi che valgono la pena di essere osservati; dove occorre dedicare tempo e sguardi.